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lunedì 12 dicembre 2011

Non mi terrò più niente dentro.

Non posso farcela e del resto non ha assolutamente senso. Le emozioni, le parole, i fatti, i ricordi, da oggi non stazioneranno più dentro di me, non staranno più a marcire, perché nel mio cuore non c'è più spazio per contenerli. Mi lascerò passare attraverso, come si dice facciano i fantasmi. La tristezza mi toccherà e scorrerà via. Io forse ci starò in mezzo, come mi è successo tante altre volte, ma invece di accumulare tutto mi libererò. Sono libera. Potrà cogliermi l'attimo di depressione più profondo e terribile della mia vita. Ma io saprò parlarne agli altri, saprò aiutarmi e farmi aiutare. Non sono sola e adesso lo so. Ho persone intorno a me, arte e capacità dentro di me, e non c'è più spazio per i sentimenti negativi, spiacente.
Però... finché non riesco a chiarire la fonte del mio dolore, sarò una persona orribile. Mi assale il cinismo, in questi frangenti. Sinceramente non so che cosa dovrei fare. Nella mia situazione attuale, potrei essere una persona orribile per le prossime 48 ore, se mi va male. Del resto un fiume che inonda la città non si trattiene: passa e scorre via. Ma dove è passato restano le tracce di una forza devastante. I sentimenti negativi sono piccoli disastri naturali. Ci segnano. E' sciocco pensare di essere intangibili, siamo umani e per questo soggetti ai sentimenti, positivi o negativi che siano. Sono infinitamente sciocca. Però i primi passi avanti li sto facendo. Meglio un fiume in piena di una diga che si rompe. E me ne sono costruite di dighe, negli anni. Capienti, anche resistenti, volendo. Ma non potevano niente contro la forza di tante piccole cose che ogni giorno le andavano a riempire. Esplodere è liberatorio, certo, però ti toglie ogni forza. Non avevo altra via, perché ero sola, ma ora non è così, quindi alle dighe e alle maschere addio, una volta per tutte. So che se mi butterò, ci sarà qualcuno a sorreggermi. So che le mie paure devo affrontarle subito, come so che gli altri mi incoraggeranno a farlo. E so di essere forte. Ci sono voluti anni e anni, centinaia, migliaia di volte in cui soffrivo ma non mi arrendevo, non potevo arrendermi. Volte in cui l'umiliazione mi sommergeva, volte in cui ho dovuto stringere i denti, forse un milione di lacrime, possibile? Ma ogni offesa ricevuta, ogni lacrima versata, ogni sconfitta e ogni giorno di solitudine mi hanno resa forte.

Sono abbastanza forte per non tenermi più niente dentro.

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