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sabato 30 luglio 2011

Tornare dopo un mese di mare e stacco totale dal mondo è sempre traumatizzante.

Specialmente nel momento in cui ti inizi a fare una vita sociale. Niente computer e niente telefono fisso. Solo cellulare, e nessuna offerta attiva. Ho consumato 15-20€ in venti giorni di mare. Tuttavia, mi sono divertita come non mai. La differenza sostanziale è che l'ultima volta che ci sono andata avevo dodici anni, e i miei non mi lasciavano, per esempio, andare in giro per Scalea con un'amica o passare una giornata a un lido dove avrei potuto occasionalmente essere invitata. Quest'anno sì. Quindi, del resto del mondo, me ne sono abbastanza fregata, fatta eccezione per le persone a cui sono veramente legata. Una cosa molto eccitante è che ho perso la bellezza di un chilo, giù al mare. Ero con una mia amica, e tutte le mattine facevamo una mezzora di badminton (dato che finalmente ho comprato le racchette) e un paio di nuotate al largo. Torna più utile di quanto non sembri. Stesso discorso per le passeggiate fino in centro, che da casa nostra dista un paio di chilometri. E poi è difficile giocare a badminton nella sabbia. Ecco, magari un chilo può non sembrare tanto, ma la differenza si nota. Prima di andare al mare, tutti i miei shorts mi andavano stretti, alcuni nemmeno mi entravano senza strizzarmi i fianchi. Adesso invece mi vanno quasi tutti benissimo. Sono queste le vere soddisfazioni della vita!!! ;) E dire che quest'anno a scuola avrò il sabato libero, quindi lo sfrutterò per andare in piscina. Ho fatto anche tanto shopping, sia al mare, sia adesso. Per esempio stamattina ho comprato un top a fascia, un paio di orecchini, una maglia e due felpe. Per i miei standard è tanto, ma so di poter fare di molto peggio - quello che mi manca è il tempo materiale e a dire il vero, anche liquidi sufficienti...! L'acquisto di cui sono più contenta sono le mie prime scarpe col tacco. Non sono molto alte, ma questo è solo un bene, perché non voglio avere la storta peggiore della mia vita a 14 anni. Le ho messe già una volta.
Adesso basta scrivere. Sarà una delle mie occupazioni principali da agosto. Oddio, anche luglio è già andato. Un altro mese di vacanza. E poi fine. Noooo! Ma non pensiamoci più e compriamoci un bel gelato!

martedì 5 luglio 2011

--- Comunicazione di servizio ---

Niente netbook. Di conseguenza, o trovo qualche rete Wi-Fi scoperta vicino alla casa al mare e provo a pubblicare qualcosa via cellulare (ma sarà molto difficile) oppure riprenderò ad agosto! Buone vacanze a chi legge! (e anche a chi non legge ^^)

Ormai ci siamo!

Domani si parte. Mi aspetta un lungo mese di vacanza, eccetera, eccetera, eccetera. Buona notizia: ho scoperto che avrò modo di portare la chitarra, e forse anche il computer. Quindi continuerò a postare anche al mare, e potrò perdermi nella dettagliata e meticolosa descrizione del suono delle onde comparato alla gioia di vivere. Ahahahah! Non ne sarei neanche capace, credo.
In queste ultime settimane trovo sempre più difficile prendere sonno. Di solito il rumore della TV non mi dà fastidio, ma per esempio ieri sera l'ho trovato veramente irritante. Sarà che la camera dove attualmente dormo è separata dal soggiorno solo da un corridoio, e forse anche che in estate se non si tengono le porte aperte si muore di caldo... Ma la televisione la sento chiara chiara come se fossi lì a guardarla anch'io.
Un'altra cosa che ho notato è che non riesco a dormire bene se non abbraccio il cuscino. Perché? Certo, a volte c'erano periodi in cui dormivo meglio a pancia in giù, altri in cui mi trovavo più comoda stesa su un fianco... Ma il mio cuscino non era mai coinvolto, se non come appoggio per la mia testa. Invece adesso di punto in bianco si è avvolto di un alone di irresistibile charme (ha ha ha)!



Ecco come dormo in questi ultimi giorni

Il viaggio sarà durissimo. Me lo figuro un po' come stare dentro una fornace semovente, sommersa dai bagagli e dalle urla dei miei fratellini-piragna. Ehm... Ok, forse non sarà COSÌ tragica la cosa, ma nel caso non si fosse capito mi piace parlare per iperboli. Beh, caldo sarà caldo, credo. Qui è dall'inizio di luglio che piove quasi tutti i giorni, quindi la temperatura è abbastanza fresca e sopportabile. Peccato che giù in Calabria non sarà esattamente lo stesso... Almeno il viaggio vale la pena della vacanza. È molto comodo avere la casa al mare lì, così possiamo stare sempre almeno un mesetto. È poi così che ho formato la mia cerchia di amicizie, giù in spiaggia. Tutte le mie amiche del mare hanno la casa nei dintorni, e un'estate per caso ci siamo trovate tutte nella stessa spiaggia, abbiamo fatto amicizia e per fortuna non ci siamo dimenticate le une delle altre. L'anno dopo, ci siamo incontrate di nuovo e quest'anno finalmente le rivedrò. È confortante il pensiero di andare in un posto in cui conosci della gente, in qualche modo ti senti un po' più "di casa".
Bene, basta, stasera dobbiamo caricare le valigie in macchina e io non ho ancora preparato il mio zaino... Quindi bisogna che mi muova!!!

sabato 2 luglio 2011

Essere carismatica mi fa venire i brividi.

Me ne sto accorgendo da un po' di tempo, o forse è una cosa che mi è sempre capitata e solo ora me ne rendo conto. Non è la mia natura. Posso sembrare una persona allegra, divertente. Magari lo sono anche. Però alla fine della fiera il mondo è felice e contento e fa balotta, e io mi ritrovo solitaria e romita, triste come l'ubriacone del lunedì accasciato stancamente sul pianobar a chiedere l'ennesimo boccale di birra. Ma è un paradosso. Di solito io sono quella socievole, quella che mette insieme il gruppo. Già, proprio così, quella che mette insieme il gruppo e poi ne viene inesorabilmente tagliata fuori. E non è necessariamente una cosa voluta. Prima faccio la solitaria, quella che se ne va per i fatti suoi, poi voglio compagnia. Peccato che nel frattempo si sono creati dei legami fortissimi, e così io mi ritrovo sbattuta fuori. Ma non è che non mi si voglia bene. Altre persone prendono facilmente il mio posto nel cuore della gente. Sono il tipo di persona simpatica che si dimentica. Fino all'anno scorso ero messa anche peggio. Non avevo quasi amici. Oh, credevo di averne, certo. Ma la maggior parte delle volte si è rivelata gente che in realtà a me non ci teneva, non ci ha mai tenuto. è stato così brutto accorgersene, appena finite le vacanze. Ero appena uscita da un ambiente in cui quasi tutti sarebbero stati indifferenti alla mia sparizione istantanea (anzi, alcuni ci avrebbero perfino goduto). Credevo che avrei trovato i miei migliori amici alle superiori. Cazzate. Beh, almeno, non nella mia classe delle superiori. I miei migliori amici non centrano un tappo, con la mia classe delle superiori. Le persone che ho in classe lì sono fantastiche, è vero, ma non riesco a trovare con loro la stessa confidenza che avevo con quella che era la mia migliore amica fino alle medie, per esempio. I miei migliori amici non hanno la mia età. Sono o più grandi o più piccoli. Uno di loro ha due anni più di me, e non lo vedo quasi mai. Quattro hanno un anno meno di me... beh, non esattamente un anno, dato che io sono nata in dicembre, quindi mi sento un po' della loro stessa età. Sono il classico tipo di amici con cui fai tutte le cavolate possibili, ma confidi anche i tuoi segreti più grossi, parli dei tuoi problemi... Una di questi quattro, è in classe con me a solfeggio, al conservatorio. Praticamente abbiamo la stessa età, soli 12 giorni di differenza. Seguono pochissime altre persone che qualche volta mi hanno veramente salvato dal deprimermi, oppure con cui sono molto in confidenza. Il resto sono solo amicizie superficiali, costellate da qualche giro al pomeriggio, incontri casuali e chiacchiere del più e del meno. Il guaio è che sono io che sono tutta sbagliata. Non mi importa quanto sono effettivamente importante per una persona. Mi dà troppo fastidio quando c'è qualcuno che mi sembra PIU' IMPORTANTE DI ME. Mi sento tradita. Fa parte della mia psicologia contorta. Non riesco a stare bene con me stessa e gli altri. Ho un bisogno spasmodico di un migliore amico che abbia bisogno di me in maniera altrettanto spasmodica. Quando ho realizzato che simili cose non accadono sulla terra... è stato lì che mi sono resa conto di avere altri amici, quelli veri. I miei migliori amici.

Luglio.

Luglio significa partenza imminente per il mare, che a sua volta significa stare un mese lontano da qui, con tutto ciò che questo comporta.
Dovrò riuscire a:
  1. non farmi mancare troppo il mio ragazzo - almeno, non da morirci sopra;
  2. trovare il coraggio di presentarmi in spiaggia in costume, dato che sono andata a correre soltanto una volta e anche con gli addominali ho smesso da un bel po' di giorni;
  3. non annoiarmi durante gli infiniti pomeriggi estivi, dato che giù alla casa al mare fa veramente caldo, quindi non si può uscire fino a sera, e non c'è niente da fare, salvo dormire, guardare qualche film o giocare con il gameboy. Ma d'altra parte mi porterò dietro diversi libri che ho comprato l'altro giorno. Il guaio è che devo riuscire a non finirli tutti dopo una settimana;
  4. trovare qualche karaoke. Adoro i karaoke, perché lì posso cantare i pezzi che mi pare senza troppe pretese da parte di chi è lì ad ascoltare.
A parte questo, se fosse per me io quest'anno non partirei proprio. Vado giusto per rivedere zii e cugini vari, e per le amiche del mare, dato che l'anno scorso siamo rimasti tutta l'estate in città (beh, anche se "città" non è proprio il termine giusto per descrivere il mio esiguo paesino di montagna). Dai, forse in fondo sarà divertente. Magari riuscirò a perdere al mare tutti i chili di troppo che ho tentato inutilmente di intaccare qui. In fondo nuotare tutti i giorni per due-tre ore richiede uno sforzo fisico non indifferente... E ora che ci penso l'ultima volta che ho fatto una nuotata è stato agosto scorso, e il giorno dopo avevo male dappertutto. Sì, il mare a pensarci bene è proprio quel che mi ci vuole.

Ora che ci penso, non potremo portare molte cose, dato che in una macchina è difficile far entrare cinque persone più i relativi bagagli, valigie, controvaligie e quant'altro. Ergo, posso anche già dire addio all'idea di portarmi dietro il computer. Stesso ragionamento per la chitarra, uffa, proprio ora che avevo trovato il Chôros di Villa-Lobos e lo volevo imparare a suonare!
Hmm, dovrò darmi un gran daffare per non annoiarmi.