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sabato 2 luglio 2011

Essere carismatica mi fa venire i brividi.

Me ne sto accorgendo da un po' di tempo, o forse è una cosa che mi è sempre capitata e solo ora me ne rendo conto. Non è la mia natura. Posso sembrare una persona allegra, divertente. Magari lo sono anche. Però alla fine della fiera il mondo è felice e contento e fa balotta, e io mi ritrovo solitaria e romita, triste come l'ubriacone del lunedì accasciato stancamente sul pianobar a chiedere l'ennesimo boccale di birra. Ma è un paradosso. Di solito io sono quella socievole, quella che mette insieme il gruppo. Già, proprio così, quella che mette insieme il gruppo e poi ne viene inesorabilmente tagliata fuori. E non è necessariamente una cosa voluta. Prima faccio la solitaria, quella che se ne va per i fatti suoi, poi voglio compagnia. Peccato che nel frattempo si sono creati dei legami fortissimi, e così io mi ritrovo sbattuta fuori. Ma non è che non mi si voglia bene. Altre persone prendono facilmente il mio posto nel cuore della gente. Sono il tipo di persona simpatica che si dimentica. Fino all'anno scorso ero messa anche peggio. Non avevo quasi amici. Oh, credevo di averne, certo. Ma la maggior parte delle volte si è rivelata gente che in realtà a me non ci teneva, non ci ha mai tenuto. è stato così brutto accorgersene, appena finite le vacanze. Ero appena uscita da un ambiente in cui quasi tutti sarebbero stati indifferenti alla mia sparizione istantanea (anzi, alcuni ci avrebbero perfino goduto). Credevo che avrei trovato i miei migliori amici alle superiori. Cazzate. Beh, almeno, non nella mia classe delle superiori. I miei migliori amici non centrano un tappo, con la mia classe delle superiori. Le persone che ho in classe lì sono fantastiche, è vero, ma non riesco a trovare con loro la stessa confidenza che avevo con quella che era la mia migliore amica fino alle medie, per esempio. I miei migliori amici non hanno la mia età. Sono o più grandi o più piccoli. Uno di loro ha due anni più di me, e non lo vedo quasi mai. Quattro hanno un anno meno di me... beh, non esattamente un anno, dato che io sono nata in dicembre, quindi mi sento un po' della loro stessa età. Sono il classico tipo di amici con cui fai tutte le cavolate possibili, ma confidi anche i tuoi segreti più grossi, parli dei tuoi problemi... Una di questi quattro, è in classe con me a solfeggio, al conservatorio. Praticamente abbiamo la stessa età, soli 12 giorni di differenza. Seguono pochissime altre persone che qualche volta mi hanno veramente salvato dal deprimermi, oppure con cui sono molto in confidenza. Il resto sono solo amicizie superficiali, costellate da qualche giro al pomeriggio, incontri casuali e chiacchiere del più e del meno. Il guaio è che sono io che sono tutta sbagliata. Non mi importa quanto sono effettivamente importante per una persona. Mi dà troppo fastidio quando c'è qualcuno che mi sembra PIU' IMPORTANTE DI ME. Mi sento tradita. Fa parte della mia psicologia contorta. Non riesco a stare bene con me stessa e gli altri. Ho un bisogno spasmodico di un migliore amico che abbia bisogno di me in maniera altrettanto spasmodica. Quando ho realizzato che simili cose non accadono sulla terra... è stato lì che mi sono resa conto di avere altri amici, quelli veri. I miei migliori amici.

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