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venerdì 13 gennaio 2012

Caos.

Così va il mondo. Ciascuno ripete la propria opinione, qualcuno la urla anche, e tutti cercano di parlarsi uno sopra l'altro, a vedere chi ha la voce più grossa. Perché, ovviamente, chi parla più forte ha ragione... Così va il mondo.
E se stai zitto e basta? Oh beh, devi avere una grossa pazienza, certo. Stare ad ascoltare la gente che fa a gara a chi fa più rumore ed essere costretti ad essere invisibili, a non essere sentiti da nessuno. Tenere la propria corrente di pensiero rincantucciata in un angolo, latente, sperando che qualcosa o qualcuno la faccia uscire allo scoperto. Sperando che qualcuno di più carismatico la pensi come te, e ti dia il coraggio di farti sentire. Ma una voce sola nel delirio generale dei dibattiti non può far altro che accrescere il rumore. E quindi?
Basta, stiamo tutti in silenzio per un minuto. Senza necessariamente intitolarlo alla memoria di qualcuno. Un minuto di silenzio, per il gusto di stare ad ascoltare i piccoli rumori di fondo, il suono dei respiri, la vita che scorre dentro e fuori di noi, di questa stanza, di questo mondo. Poniamo fine a quest'accozzaglia di parole che vengono lanciate alla rinfusa, buone o cattive, sussurrate o gridate che siano.
A chiunque viene spontaneo pensare che è nel silenzio che non si sente niente. In realtà è il contrario. Il rumore sommerge ed immerge ogni altra cosa. Diventa un assordante, straripante sottofondo. Non te ne rendi più conto, anche se probabilmente in realtà la tua mente è in subbuglio. Non si riesce nemmeno a pensare. Il rumore copre ogni cosa, distrae da ogni concetto che tenta di formularsi nella testa. Invece è il silenzio che è pieno. Pieno di cose che solitamente non senti. Pieno di pensieri, ragionamenti, congetture poggiate una sull'altra in una solida e astratta piramide concettuale.

Chissà come sarebbe, è un viaggio mentale che ho fatto parecchie volte, se a una data ora concordata col mondo intero, tutti, ma proprio tutti gli esseri umani sulla faccia della Terra smettessero di fare quello che stanno facendo. Chissà quali suoni si sentirebbero. Se le macchine frenassero tutte, tutti stessero in silenzio, anche solo per un minuto. Penso che sarebbe qualcosa di surreale. La bazza sarebbe realizzarlo davvero.

E ora, il colpo di scena: tutte queste lucubrazioni sono nate dal semplice fatto che nell'aula di informatica i miei compagni di classe fanno un casino tremendo. Io personalmente sto zitta e scrivo. L'unico rumore che provoco è il ticchettìo della tastiera. Ma intorno a me c'è un vociare che mi sta spaccando i timpani.
Chiudo il pc, sta per suonare l'intervallo.

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