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mercoledì 14 settembre 2011

Sto sperimentando gli effetti più profondi della vera amicizia.

Avete mai avuto la sensazione di essere felici per qualcuno? Io quando l'ho provata mi sono resa conto che tutte le volte in cui, prima di allora, avevo detto "sono felice per te" avevo usato una mera frase di circostanza. Per una volta è stato bello pronunciarla e intenderla, lettera per lettera, nel suo significato più profondo. Pensare alla felicità di un amico e sperimentare sulla mia stessa pelle quella felicità. Mi sono sentita realizzata in quel momento, come se la mia vita avesse acquistato un senso, finalmente. Per me, che probabilmente prima di quest'anno non ho mai avuto amici, entrare in empatia con le persone a cui tengo è un'esperienza nuova. Lo stesso discorso vale per la tristezza. Riesco ad immedesimarmi nella mia migliore amica, nei suoi problemi, nella sua disperazione. E non necessariamente perché ci sono già passata.
Da quando mi sono resa conto che sono circondata da abbastanza persone sincere da rendere trascurabili le influenze delle persone false, sono molto più serena. Ogni tanto la sera mi prende un attacco di depressione, ma o chiamo un amico, o suono un po' la chitarra, o scrivo, in qualche modo mi passa. Credo che non si debba mai completamente dipendere dalle persone, per quanto importanti possano essere. Quindi sto imparando a canalizzare le mie emozioni in più modi possibili. Esprimersi è molto piacevole e mi impedisce di scoppiare, il che è una cosa molto positiva.
E finalmente sto imparando a non avere rimpianti verso le persone che non mi dimostrano abbastanza, che non mi considerano. Quando mi accorgo che non hanno considerazione di me, lascio perdere. Do loro solo tutta la mia commiserazione, senza dispiaceri, forse solo con un po' di nostalgia. Basta con i falsi amici. Dovessi vivere il resto della mia vita attaccata a quella decina di persone che tengono conto della mia esistenza più la mia famiglia, non mi importa, meglio così che buttare un sentimento positivo per un po' di reputazione. L'amicizia va oltre le serate e gli inviti alle pizze. Se non c'è confidenza, se non ci si sente a proprio agio, se ci si sente scavalcati... meglio lasciar perdere. Questo era esattamente quel che sentivo io. Mi sono sentita così, diciamo... praticamente sempre. E ricordo più di un'occasione in cui ho snobbato un rapporto sincero da pari a pari per stare più tempo con Lei, la Mia Migliore Amica, il mio Idolo, la mia Ragione Di Vita, la mia Proprietà Privata, Quella Che Veniva Stimata Da Tutti... urrrrrrrrgh *conati di vomito* Ok. Ho perso un'amicizia che a quest'ora poteva essere una delle migliori, ma alla fine non mi compiango troppo. Avevo 10 anni e assolutamente nessuna capacità di valutazione delle persone. Puah.
La cosa più bella di tutto questo è che in questo periodo sono in pace con me stessa, del tutto serena. Cioè, anche se succede qualcosa e divento triste, dopo un po' di tempo il mio umore si ristabilizza, come per magia. Credo sia proprio per questo, perché ormai le persone che una volta frequentavo nel mio cuore non hanno più posto e sto dando spazio e ascolto a chi se lo merita davvero. Mi sento una persona migliore :3

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