Time heals,
Time deletes
Time rises and retreats
And like the tide it brings
afloat, and it buries -
Eternally stirring
to merge and divide,
Eternally recurring.
Fear not,
sand grain of mine.
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martedì 26 novembre 2019
venerdì 8 novembre 2019
REG 11614
È un sole più nuovo
a far breccia
nell'incantesimo della nebbia,
colta in flagrante nella valle intorpidita.
Coi suoi dardi la sfida,
ne scioglie il mistero -
E adesso che in me
è risvegliato il canto,
possa io essere il bardo
a raccontarne le gesta.
a far breccia
nell'incantesimo della nebbia,
colta in flagrante nella valle intorpidita.
Coi suoi dardi la sfida,
ne scioglie il mistero -
E adesso che in me
è risvegliato il canto,
possa io essere il bardo
a raccontarne le gesta.
sabato 26 marzo 2016
Tempo libero.
Io non voglio vivere
aspettando
la fine
di un'ora
e poi
la fine
dell'ora
che segue.
Io voglio che ogni ora sia
vita,
respiro e ricerca,
errore e passione,
impegno.
Non più fabbricarsi gabbie di fumo,
Non più sentirsi alieni ingranaggi
incastrati nella folle corsa del mondo,
ma solo
essere liberi
come il tempo.
aspettando
la fine
di un'ora
e poi
la fine
dell'ora
che segue.
Io voglio che ogni ora sia
vita,
respiro e ricerca,
errore e passione,
impegno.
Non più fabbricarsi gabbie di fumo,
Non più sentirsi alieni ingranaggi
incastrati nella folle corsa del mondo,
ma solo
essere liberi
come il tempo.
domenica 6 novembre 2011
Semplice.
Quel che hai fatto è semplice:
Hai aperto tutti i cassetti,
Tirato fuori i miei sogni,
Ci hai costruito un mondo
solo nostro.
E in questo mondo di sogni
Vivo.
Già, semplice. Che poi, parlare di semplicità in un mondo così complesso, abitato da creature con reazioni chimiche nel loro cervello così straordinarie da riuscire a far provare loro emozioni e a farli pensare... è tutto dire, insomma. Ma non sto facendo un convegno sulle scienze.
Ok, è una frase molto consunta, quella che sto per scrivere, ma... sono i gesti semplici quelli che ti fanno stare bene. Intendo, quando li ricevi da persone speciali. Perché il fatto che una persona si preoccupi per te anche solo per un attimo e faccia qualcosa di piccolo, come un regalo o anche semplicemente una frase di affetto, per un momento ti fa sentire importante.
Io sono letteralmente impazzita per un pupazzino tratto da un manga (il nome del pupazzo è Mokona - per la precisione quello nero, che ho io, si chiama Larg - ed è tratto da Rayearth delle Clamp, anche se io non l'ho letto. Però c'è anche in Tsubasa Reservoir Chronicles, sempre delle Clamp. Checcariiinooo! **), che mi ha regalato il mio ragazzo. Beh, è piccolino, non è niente di che, ma
Avevo diverse cose in sospeso, ma piano piano le sto risolvendo una ad una, a cominciare dal conservatorio. Ieri l'altro la lezione di chitarra è stata un disastro. Il prof me l'ha detto fuori dai denti che quest'anno ho l'esame di conferma e quindi sono obbligata a studiare con moltissima costanza, se no sono automaticamente fuori. Sono ancora indecisa, però mi dico, sempre meglio stare due ore al giorno con la chitarra in mano che due ore al giorno al computer a fare... beh... NIENTE. E così ieri ho ufficialmente ripreso ad esercitarmi, stavolta si spera per tutto il resto di quest'anno. Il prossimo step è trasferire il momento in cui studio dalla fascia oraria in cui finisco di cenare a quella in cui finisco di fare i compiti. A dire il vero quando penso al conservatorio, specialmente all'esame di conferma e a tutto il tempo che assorbirà se passo, mi viene un po' di ansia. Vorrei tutto subito, in effetti. Me ne sono resa conto ieri suonando. Non posso avere una tecnica perfetta in una sola sera. Devo essere più perseverante!!!
Per quanto riguarda la gelosia, invece, in questo momento il mio subconscio è quiesciente. Non so se mi è passata del tutto - anzi, sicuramente non mi passerà mai del tutto, ma un po' è normale essere gelosi - oppure è solo per via che non ho ancora incontrato una determinata persona mentre ero in compagnia di un'altra determinata persona durante l'intervallo. Non mi resta che aspettare. Francamente non voglio fare delle storie per niente... Stavolta però appena starò male devo dirglielo, al mio ragazzo. Non è un buon proposito o cose del genere... è che gliel'ho promesso. Giuro che appena torno a stare male gli spiego tutta la storia. Ok, gli sembrerà una cosa fuori dal mondo, ridicola e assurda, ma sono fatta così e se non mi vuole cosa ci sta a fare con me. Oh, e poi dimenticavo: tutta questa storia della gelosia non è colpa mia, ma del mio subconscio.
Una cosa del tutto inaspettata ma, stranamente, vera, è che sto dimagrendo. Non ci credo nemmeno io, in effetti, e poi a dire il vero non ci faccio troppo caso (non mi peso, non prendo le misure di giro vita, fianchi ecc...). Poi non è che stia perdendo tutti questi chili, attenzione. Sto uccidendo il mio grasso con una lenta tortura a base di attività fisica. Ginnastica al venerdì e nuoto al sabato, sul lungo periodo, non sono mica poco.
E a proposito della piscina, ieri abbiamo provato finalmente uno stile nuovo (beh, nuovo rispetto a dorso, stile e rana). A un bel momento, l'istruttrice ha detto: "Adesso fate 4 vasche, battendo entrambe le gambe contemporaneamente" poi ci ha spiegato come fare esattamente, e nella mia memoria si è accesa una lampadina, ah, è lo stile delfino!, ho pensato. Sono arrivata alla fine della vasca che non mi sembrava quasi di aver fatto fatica. Non è tanto il fatto che io sia riuscita a farlo correttamente al primo tentativo, ma... non so come descriverlo. Tipo che mi ha lasciato una bellissima sensazione addosso. Inutile dire che, uscita dalla piscina, non mi reggevo in piedi. Non vedo l'ora che sia di nuovo sabato per rifarlo :D
Altra cosa a cui mi sto dedicando, è il mio famoso disegno, quello che ci ho messo tre settimane solo a scrivere i caratteri gotici perché non trovavo mai il tempo. Oggi ho finito tutta la parte inerente al disegno e ho iniziato a colorare. Da adesso in poi, pastelli is the way! Tra cinque giorni al massimo sarà finito... non è un tempo stimato, è una scadenza ç_ç però direi che ce la posso fare tranquillamente. Dico tanto di questo disegno che sia un lavoro lungo e faticoso, ma avrei potuto farlo in molto meno tempo, se mi fossi data una mossa. Comunque sia, tanto indietro nel tempo non posso tornare.
Michael Ende dice, in Momo, che "tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto". Quanto è vera questa frase. Descrive perfettamente la mia situazione in tantissimi casi, e soprattutto fornisce un'eccellente chiave di lettura per le frasi come "vivi la vita fino in fondo" e via dicendo. La chiave non sta tanto nella parola cuore quanto nella parola percepisce. Il tempo che veramente buttiamo via è quello che passa senza che noi proviamo un sentimento, sia esso positivo o negativo. Potrebbe essere tempo buttato via anche quello che passano le persone che non amano il proprio lavoro a buttarcisi a peso morto. Quindi, qual è il punto: per poter dire veramente di non aver avuto rimpianti e non aver buttato via del tempo, bisogna riempire la vita non di cose o di esperienze, ma di sentimenti. Uh, sì, è una frase molto filosofica e profonda :3 Adesso devo spegnere il computer, andare a mangiare e spaccarmi le dita a suonare! Forza forza forza!!!
Hai aperto tutti i cassetti,
Tirato fuori i miei sogni,
Ci hai costruito un mondo
solo nostro.
E in questo mondo di sogni
Vivo.
Già, semplice. Che poi, parlare di semplicità in un mondo così complesso, abitato da creature con reazioni chimiche nel loro cervello così straordinarie da riuscire a far provare loro emozioni e a farli pensare... è tutto dire, insomma. Ma non sto facendo un convegno sulle scienze.
Ok, è una frase molto consunta, quella che sto per scrivere, ma... sono i gesti semplici quelli che ti fanno stare bene. Intendo, quando li ricevi da persone speciali. Perché il fatto che una persona si preoccupi per te anche solo per un attimo e faccia qualcosa di piccolo, come un regalo o anche semplicemente una frase di affetto, per un momento ti fa sentire importante.
Io sono letteralmente impazzita per un pupazzino tratto da un manga (il nome del pupazzo è Mokona - per la precisione quello nero, che ho io, si chiama Larg - ed è tratto da Rayearth delle Clamp, anche se io non l'ho letto. Però c'è anche in Tsubasa Reservoir Chronicles, sempre delle Clamp. Checcariiinooo! **), che mi ha regalato il mio ragazzo. Beh, è piccolino, non è niente di che, ma
- me l'ha regalato il mio ragazzo, il che è tutto dire;
- è piccolino e puffettoso, e se c'è qualcosa che fa appello ai miei più forti istinti coccoloidi, quelli sono i pupazzi piccolini e puffettosi;
- il fatto che io ne sia in possesso implica che lui quando è stato a Lucca HA PENSATO A ME! Lui era lì a divertirsi in mezzo a 6584654 cosplayer, io ero in casa a guardare i miei familiari sclerare uno dopo l'altro, ma HA PENSATO A ME :')
Avevo diverse cose in sospeso, ma piano piano le sto risolvendo una ad una, a cominciare dal conservatorio. Ieri l'altro la lezione di chitarra è stata un disastro. Il prof me l'ha detto fuori dai denti che quest'anno ho l'esame di conferma e quindi sono obbligata a studiare con moltissima costanza, se no sono automaticamente fuori. Sono ancora indecisa, però mi dico, sempre meglio stare due ore al giorno con la chitarra in mano che due ore al giorno al computer a fare... beh... NIENTE. E così ieri ho ufficialmente ripreso ad esercitarmi, stavolta si spera per tutto il resto di quest'anno. Il prossimo step è trasferire il momento in cui studio dalla fascia oraria in cui finisco di cenare a quella in cui finisco di fare i compiti. A dire il vero quando penso al conservatorio, specialmente all'esame di conferma e a tutto il tempo che assorbirà se passo, mi viene un po' di ansia. Vorrei tutto subito, in effetti. Me ne sono resa conto ieri suonando. Non posso avere una tecnica perfetta in una sola sera. Devo essere più perseverante!!!
Per quanto riguarda la gelosia, invece, in questo momento il mio subconscio è quiesciente. Non so se mi è passata del tutto - anzi, sicuramente non mi passerà mai del tutto, ma un po' è normale essere gelosi - oppure è solo per via che non ho ancora incontrato una determinata persona mentre ero in compagnia di un'altra determinata persona durante l'intervallo. Non mi resta che aspettare. Francamente non voglio fare delle storie per niente... Stavolta però appena starò male devo dirglielo, al mio ragazzo. Non è un buon proposito o cose del genere... è che gliel'ho promesso. Giuro che appena torno a stare male gli spiego tutta la storia. Ok, gli sembrerà una cosa fuori dal mondo, ridicola e assurda, ma sono fatta così e se non mi vuole cosa ci sta a fare con me. Oh, e poi dimenticavo: tutta questa storia della gelosia non è colpa mia, ma del mio subconscio.
Una cosa del tutto inaspettata ma, stranamente, vera, è che sto dimagrendo. Non ci credo nemmeno io, in effetti, e poi a dire il vero non ci faccio troppo caso (non mi peso, non prendo le misure di giro vita, fianchi ecc...). Poi non è che stia perdendo tutti questi chili, attenzione. Sto uccidendo il mio grasso con una lenta tortura a base di attività fisica. Ginnastica al venerdì e nuoto al sabato, sul lungo periodo, non sono mica poco.
E a proposito della piscina, ieri abbiamo provato finalmente uno stile nuovo (beh, nuovo rispetto a dorso, stile e rana). A un bel momento, l'istruttrice ha detto: "Adesso fate 4 vasche, battendo entrambe le gambe contemporaneamente" poi ci ha spiegato come fare esattamente, e nella mia memoria si è accesa una lampadina, ah, è lo stile delfino!, ho pensato. Sono arrivata alla fine della vasca che non mi sembrava quasi di aver fatto fatica. Non è tanto il fatto che io sia riuscita a farlo correttamente al primo tentativo, ma... non so come descriverlo. Tipo che mi ha lasciato una bellissima sensazione addosso. Inutile dire che, uscita dalla piscina, non mi reggevo in piedi. Non vedo l'ora che sia di nuovo sabato per rifarlo :D
Altra cosa a cui mi sto dedicando, è il mio famoso disegno, quello che ci ho messo tre settimane solo a scrivere i caratteri gotici perché non trovavo mai il tempo. Oggi ho finito tutta la parte inerente al disegno e ho iniziato a colorare. Da adesso in poi, pastelli is the way! Tra cinque giorni al massimo sarà finito... non è un tempo stimato, è una scadenza ç_ç però direi che ce la posso fare tranquillamente. Dico tanto di questo disegno che sia un lavoro lungo e faticoso, ma avrei potuto farlo in molto meno tempo, se mi fossi data una mossa. Comunque sia, tanto indietro nel tempo non posso tornare.
Michael Ende dice, in Momo, che "tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto". Quanto è vera questa frase. Descrive perfettamente la mia situazione in tantissimi casi, e soprattutto fornisce un'eccellente chiave di lettura per le frasi come "vivi la vita fino in fondo" e via dicendo. La chiave non sta tanto nella parola cuore quanto nella parola percepisce. Il tempo che veramente buttiamo via è quello che passa senza che noi proviamo un sentimento, sia esso positivo o negativo. Potrebbe essere tempo buttato via anche quello che passano le persone che non amano il proprio lavoro a buttarcisi a peso morto. Quindi, qual è il punto: per poter dire veramente di non aver avuto rimpianti e non aver buttato via del tempo, bisogna riempire la vita non di cose o di esperienze, ma di sentimenti. Uh, sì, è una frase molto filosofica e profonda :3 Adesso devo spegnere il computer, andare a mangiare e spaccarmi le dita a suonare! Forza forza forza!!!
domenica 25 settembre 2011
W i quadernini! :D
Recentemente sono andata a ripescare uno dei miei trecento milioni (milione più, milione meno) di blocchetti. La mia capacità di gestire questi affascinanti oggettini è, uhm, MOLTO scarsa. Cioè, intendo, il fascino che ha un quadernino vuoto per me è irresistibile. Ne ho comprati a decine, di blocchi e agende varie, a volte come souvenir, a volte perché erano tanto piccoli e carini oppure avevano la matitina vicino. Che cosa dolce :3 Sta di fatto che nella mia camera ne ho un ripiano PIENO. Un altro particolare fondamentale è che appena ottengo un blocchetto/quadernino/diario nuovo, vengo attanagliata dalla voglia di scriverci sopra qualcosa - qualunque cosa. Oppure di farci un disegnino, farci scrivere una dedica da qualche compagna di classe, cose del genere. Ora come ora non riesco a ricordare di un solo quadernino in cui io abbia scritto in tutte le pagine. Conto di riempirne due o tre, con gli anni. Ogni tanto, quando vado in qualche posto, me ne porto uno dietro e ci scrivo quello che mi passa per la testa (finché sono in casa, c'è il computer, se sono a scuola sono piena di fogli dove poter scrivere, ma quando sono fuori, se mi vien dello sbuzzo da qualche parte devo pur segnarmi le cose, no?). Poi lo infilo nel solito ripiano e non mi degno di aprirlo per qualche mese. La poesia qui sotto l'ho ripescata appunto da uno di questi blocchetti. Non so nemmeno quanto tempo fa l'ho scritta, ma ho buone ragioni di credere che il periodo sia tra marzo e aprile. E non ha nemmeno un titolo. Suggerimenti? ;)
Morirei
nel bianco che esplode
quando le tue labbra
sfiorano le mie.
Cadrei,
cadrei sorridendo
nel nulla
con te.
Vorrei essere
piccola e fragile
e nelle tue braccia
cercare un riparo
dal mondo che piove,
ci piove addoso
incessante.
Morirei
nel bianco che esplode
quando le tue labbra
sfiorano le mie.
Cadrei,
cadrei sorridendo
nel nulla
con te.
Vorrei essere
piccola e fragile
e nelle tue braccia
cercare un riparo
dal mondo che piove,
ci piove addoso
incessante.
mercoledì 21 settembre 2011
Rido,
come rido di te,
Destino!
Prendi le vite,
le annodi, le intrecci,
le spezzi,
le curvi soavemente
- le pieghi in tornanti
burrascosi...
Giochi con noi,
burattini volubili
dall'esistenza
liquida,
dalla vita instabile.
Destino!
Prendi le vite,
le annodi, le intrecci,
le spezzi,
le curvi soavemente
- le pieghi in tornanti
burrascosi...
Giochi con noi,
burattini volubili
dall'esistenza
liquida,
dalla vita instabile.
mercoledì 3 agosto 2011
Mancanza di te
Rimasi lì ad annegare
nella buia attesa di qualcosa
un tuo segno che potesse
salvarmi...
impotente mi chiesi
se c’era un fondo
e continuavo a cadere
e avrei voluto morire
piuttosto che stare a guardare
il tempo passare
e la mia stanza buia.
nella buia attesa di qualcosa
un tuo segno che potesse
salvarmi...
impotente mi chiesi
se c’era un fondo
e continuavo a cadere
e avrei voluto morire
piuttosto che stare a guardare
il tempo passare
e la mia stanza buia.
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