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lunedì 10 settembre 2012

Crollo.

Per la miseria, dannazione, manca una maledetta settimana all'inizio della scuola. No, no, no, no, no. Non può essere, il mondo sta davvero continuando ad andare avanti per cazzi propri. Cavolo, è un affronto. Come può? Una settimana! Perché? Dov'è scappata quella moltitudine di ore di ozio che mi sembra ieri che era ancora metà agosto e invece adesso...

...

Non voglio tornare a scuola. E' qualcosa di innaturale, per favore, posso ritirarmi per il resto della vita? Non voglio tornare a percorrere tutte le sante mattine in perenne ritardo quei 10 minuti di salita sotto la pioggia autunnale. Non posso. Mi ricorda troppo l'Inghilterra. Già, l'Inghilterra, che posto meraviglioso. Posto dove puoi trovarti nel mezzo di pioggerellina autunnale in luglio. Posso tornarci? Posso andare a vivere negli alloggi al campus dell'University of Surrey, casa 39 stanza E? O casa 32 stanza A, indifferentemente.

Sto lentamente cadendo in pezzi. Credevo che piangere mi avrebbe fatta stare meglio, ma sono lacrime diverse dal solito. Non è sfogo, non è buttare fuori lo stress. Ogni volta che piango mi sento più svuotata, sola, spaventata dalle implicazioni dei fatti e dai lati negativi delle cose. Se non abbraccio il cuscino non prendo sonno in nessun modo, e la musica in cui mi immedesimo invece di consolarmi mi rinfaccia tutto il mio dolore. Se tento di fare cose sto meglio, ma solo finché la mia mente è occupata. E appena la lascio libera di vagare fra pensieri random, la tristezza mi torna addosso ancora, e ancora, e ancora. E' come quando cerchi di rinfrescarti con un ventaglio. Sul momento stai meglio, poi appena ti fermi hai più caldo di prima.

Ma tanto ora il caldo si stempera lentamente e passa, trascinato via dall'autunno che si prepara a incedere. Ci sono già delle foglie ingiallite che cominciano a cadere.

Non so come sarà quest'anno scolastico. Non ho nemmeno finito i compiti. Per come mi sento, non so nemmeno se arrivo psicologicamente integra a lunedì prossimo. Sarà strano. Gran parte della nostra classe è rimasta, ma in diversi sono andati via/arrivati/tornati dopo qualche mese di cambi scuola a random. E non sono ancora capace di risolvere un sistema 3x3 senza fare astrusi errori di calcolo nel mezzo, errori che spesso sono piccoli e quindi non ho voglia di stare a cercare. Rimane che in matematica mi sento abbastanza incapace, anche se ero sempre andata bene finora. Non oso pensare a geometria e ai teoremi. Ma mi scoccia di calare in una materia in cui posso dare il massimo, quindi cercherò di mettermi sotto. Forse.

Sonno e torpore mi occludono le palpebre. Nonostante mi sia addormentata alle due passate, alle otto mi sono svegliata e alzata come se niente fosse. Ma se non dormo un 7-8 ore a notte le mie facoltà mentali sono effettivamente compromesse, infatti sto totalmente delirando, come al solito, anche se stranamente non ho voglia di mettermi a dormire e non passo il mio tempo a sbadigliare.



Quanto odio tutta questa apatia.

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