Cerca

lunedì 25 giugno 2012

Solo io! (Quando la giornata inizia col piede sbagliato)

Solo io posso essere capace di non chiudere occhio per una notte intera e di farmi venire un accumulo di paranoie alle sei e venti del mattino. Alle sei e venti. Del fottutissimo mattino.

Non so com'è successo, a dire il vero. E' stata una serata da sogno seguita da una notte da incubo, prima la partita che dall'inizio alla fine c'era da stare col fiato sospeso, compresi tempi supplementari e calci di rigore, e poi di notte ho fatto l'intelligentissima scelta di tenere gli scuri aperti e la finestra spalancata, con l'adorabile risultato che sentivo tutto quello che succedeva fuori. Il che è un'autentica fregatura! Io pensavo che casa mia fosse in una zona assolutamente silenziosissima.

Per farla breve, per metà della notte il mio sonno è stato disturbato da miagolii di gatti impazziti che passano le loro nottate proprio sotto casa nostra (facevano paura, non sembravano nemmeno gatti), e poi dalle quattro o cinque del mattino è cominciato il celestiale canto degli uccelli, che in quel momento a me sembrava soltanto una clamorosa rottura di scatole. Mi sono decisa a chiudere la finestra solo intorno alle cinque e qualcosa. Solo che poi, dato che la porta della mia stanza è sempre chiusa, morivo di caldo. Senza contare che in estate si sa, fa giorno subito. Così ho aperto la finestra, ma ho chiuso gli scuri, e ho tentato la goliardica impresa di appisolarmi un po', almeno da arrivare a oggi con qualche ora di sonno alle spalle, senza successo.

La mia testa ha iniziato a rimuginare improvvisamente, sfilze di pensieri che avevano per centro di gravità il passato, e in particolare quella parte del passato che fa male. I rimpianti, i fallimenti, quel genere di cose che suscitano immediatamente domande come "e se io invece che fare così avessi fatto colì, sarebbe successo lo stesso?". E' di nuovo tornata quella sensazione di dolore dentro, di male, stavo male. Ho iniziato ad ascoltare la musica. Alle sei e venti del mattino. Ho pianto un po'. Ho buttato fuori il dolore. Ma non so perché. Forse era solo dello stress che aveva bisogno di uscire, forse il mio subconscio tormentato si è svegliato dopo un periodo tutto sommato buono.

Però solo io sono capace.

Nessun commento:

Posta un commento