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venerdì 13 aprile 2012

Treno in corsa in un uggioso venerdì.

C'è qualcosa che non quadra. Ho 15 anni, tanti amici, un fidanzato, buoni voti, tre pasti al giorno, un tetto sulla testa, un'infinità di hobby, altrettanti impegni e ancora più pensieri. In teoria non avrei motivo di essere triste, ecco, questa è davvero l'unica cosa che mi manca. Però è così strano, è come se non mi sentissi a mio agio nella mia stessa vita. Un buco dentro, grande e profondo. Credevo che l'era del buco fosse da lungo tempo finita, e destinata a rimanere un ricordo d'inchiostro nella carta del mio vecchio diario. Invece la sensazione è quella, forse non è mai davvero passata, anche se ora tendo a pensarci come a un senso di inquietudine di fondo. Poi vabbè, dimenticavo che il venerdì, nel periodo intorno a settembre-ottobre, era il giorno della depressione cronica. Che razza di periodo... Non ho mai capito poi perché proprio di venerdì. Sempre e solo di venerdì. Boh, sarà che avevo dentro tutto lo stress accumulato durante la settimana e quindi al minimo pretesto scoppiavo.
Non so, un'altra cosa strana è che quando fisicamente mi stanco, mi sento sollevata. Non dico necessariamente distruggermi, anche solo fare una corsa a rotta di collo in mezzo alla strada, così per sfogo. Il mio corpo è felice di muoversi, ha voglia di muoversi. Che non sia dovuto al fatto che mi sento brutta quando mi guardo allo specchio, e quindi voglio profondamente bruciare calorie? Non so. So solo che fare movimento sicuramente non mi nuoce. Quindi, tanto meglio per me. Non riesco a stare ferma. Fosse per me, penso che passerei un'intera giornata a correre e saltare in giro, per il puro e semplice gusto di stancarmi come si deve. Perché effettivamente, credo che più ti stanchi, meglio riposi. Se non fai un tubo tutto il giorno, il tuo corpo non ha veramente bisogno di dormire.
E' veramente deprimente guardare il cielo e vederlo così plumbeo. E' una sfumatura di grigio decisamente inquietante. Il colore che darei al nulla. Ed è anche incredibilmente piatto e uniforme, un'enorme macchia grigia che si estende su tutto il cielo... Logico, del resto. Il nulla non è vario.
Mi viene in mente che potrei tentare di soffiarle via, le nuvole. Come quella volta, in cui per forza di disperazione, nello strenuo tentativo di mandare via quei nuvoloni che minacciavano pioggia proprio quando dovevo uscire, saltai su con quest'idea stupida. Eppure per me ha più senso una teoria strampalata del genere che tante altre cose appartenenti al mondo reale. Com'era quella storia, che se una farfalla sbatte le ali in un dato punto, dalla parte opposta del mondo si può potenzialmente sviluppare un uragano? Bah.
Intanto, il treno è arrivato. Avanti, dunque, con quest'uggia mi toccherà avere uno scontro diretto.

3 commenti:

  1. Ciao, passa da me, ti ho assegnato un premio! ;)

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    1. Grazie mille :)
      aspetto ancora un po' di tempo prima di pubblicarli perché non conosco ancora molti blog... quindi non riuscirei a girarli a tutti quelli che dovrei xD
      un bacio :)

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  2. riesci a descrivere così bene i tuoi stati d'animo.. il movimento fa bene, hai ragione. sai, anche io ho passato un periodo in cui facevo 3000 cose a settimana, tutti i giorni occupati, lunedì questo, martedì quello e quell'altro e via dicendo e a parte la domenica non mi fermavo un attimo. la sera mi veniva da piangere x lo stress. quindi il mio consiglio è: poniti una domanda. è giusto che tutti gli impegni che hai ti facciano stare così male?

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