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giovedì 9 febbraio 2012

Friends can save you.


Ah, l'amicizia, sentimento nei confronti del quale ho avuto un rapporto molto controverso, tempo fa. Non si sa bene come definirla o cosa sia, ci hanno provato decine di filosofi in ogni epoca e io certo non mi vado a cimentare nell'impresa, dato che ne caverei solo una matassa di pensieri ingarbugliati. Arriverei a contraddirmi due o tre volte nella stessa frase, ma non è di questo che ho intenzione di parlare.

Insomma, quello che vorrei sostanzialmente dire in questo post è grazie ai miei amici. Perché a differenza di molte persone che ho incontrato in passato e di recente, quando ho bisogno loro, e solo loro, ci sono. Perché straparlo di me, ma loro mi sopportano e non me lo fanno pesare troppo, ma sanno anche dirmi basta, porre un limite alle mie paranoie e alle mie forme di narcisismo. Perché anche loro parlano con me dei loro problemi, dimostrandomi che non sono solo un impiastro complessato che vessa la gente tentando di risolvere le proprie beghe. E non è una cosa così scontata, in realtà. Una volta, avevo come migliore (e forse unica) amica una persona che era sempre disposta ad ascoltarmi, ma di sé mi raccontava sempre meno, sempre meno, sempre meno. Confidava quello che sentiva alle altre, che vestivano meglio di me, uscivano più di me, avevano una vita sociale fiorente e regolare e di fronte a cui mi sentivo uno zero, considerato anche che ero e sono sempre la secchiona della situazione, cosa che alle medie non ha mai giovato troppo alla mia reputazione, e insomma, il tutto non mi faceva troppo piacere. Vorrei essere la miglior cantante della scuola con una normale media del sette, era la mia corrente di pensiero in quegli anni. Mi chiedo come sarebbe la mia vita se la mia media fosse di due voti più bassa. Ora non sacrificherei la mia media, che oscilla tra otto e nove, per niente al mondo. Pensavo compromettesse in qualche modo il mio rapporto con gli altri, ma in realtà, una volta trovato il modo giusto di esprimere me stessa e le persone giuste intorno, sono giunta alla conclusione che non centra assolutamente niente.

E quindi, in linea di massima, ciò di cui vi ringrazio, e spero che voi stiate leggendo perché per me è importante che voi lo sappiate, è di avermi resa libera di essere me stessa, di ridurre la paura costante di essere abbandonata e la sensazione opprimente di essere sola a un semplice pensiero negativo occasionale. Se pure con voi io tenti di apparire come qualcosa che non sono, voi in qualche modo riuscite a far emergere quello che io sono davvero, senza che io me ne renda conto. Grazie a voi emergo, mi riconosco, miglioro.
Insomma, avevo bisogno di dedicare qualcosa a voi, come tante volte voi avete dedicato qualcosa a me, cose come una canzone, una frase, un disegno, un gesto o anche semplicemente una fetta del vostro tempo. Anche se ci vediamo di rado o non ci siamo mai visti, voglio che mi sentiate vicina e disponibile. E al momento, la cosa più immediata che posso fare per raggiungervi tutti, è scrivere (potenzialmente al mondo intero, ma sono dettagli) quanto siete importanti per me, anche se conosco molti di voi solo da un anno o poco più, e tutti gli altri da ancora meno.
Beh, ci ho messo un'ora a scrivere il tutto, ma in conclusione sappiate che vi voglio bene, e che farò sempre il possibile per aiutarvi se sarete in difficoltà, tirarvi su il morale se sarete tristi, o semplicemente tenervi compagnia se avete tempo da perdere, perché tutti voi meritate questo e altro.

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