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domenica 8 gennaio 2012

E anche queste vacanze sono finite.

Da domani mi tocca riprendere con la mia vita vissuta di corsa. Fine dei giorni catatonici passati a perdere tempo, se devo essere sincera non sono nemmeno troppo convinta di essermi riposata a sufficienza. Però sono state delle vacanze particolari. Pur perdendo ore e ore di tempo in cui avrei potenzialmente potuto conquistare il mondo, sono in qualche modo e sotto certi aspetti cresciuta (sì, avrò preso come minimo 3 chili!). La cosa difficile sarà riprendere i ritmi che avevo prima. All'inizio dell'anno era facile: a settembre avevo solo la scuola, poi i corsi si sono aggiunti gradualmente, uno per volta, per poi arrivare a novembre che ero piena ma comunque riuscivo a gestirmi... e a dicembre, che ero piena di verifiche a scuola, saggi al conservatorio e alle medie e impegni vari... e per poi arrivare al 24 che ero più o meno morta di fatica, e passare le successive tre settimane spaparanzata sul divano o a tavola a mangiare a oltranza.
Domani penso che si apriranno più o meno le porte dell'inferno, perché inizierà tutto da dove era stato interrotto, e tutto d'un colpo. E ammetto anche di avere un po' di paura per la temibile teoria cellulare, che durante le vacanze, nonostante i buoni propositi, non ho degnato di uno sguardo, e che mi toccherà studiare da cima a fondo nei prossimi giorni per sfolgorare nell'interrogazione.
Però sarà bello riprendere. Non mi piace vedermi buttata via mentre potrei usare il mio tempo per scopi migliori (che è esattamente il mio stato in questo momento). Un po' va bene, ma a tutto c'è un limite.

Siamo in gennaio ma è paradossalmente caldo. Rispetto al mese scorso, poi, le giornate si stanno già allungando leggermente. E, cosa strana, ho iniziato ad appassionarmi ai "Promessi Sposi" di Manzoni. Avevo da leggere tre capitoli (2, 3 e 4) per queste vacanze, compito a cui ho adempiuto ieri mattina. Alla sera, poi, ero rimasta all'inizio del quinto capitolo, il libro aperto sulla scrivania. E da lì ho ripreso, riga per riga, negli intervalli pubblicitari di uno spettacolo sciocco. Stamattina, il libro era ancora lì dove l'avevo lasciato. Dopo aver fatto colazione, mi sono ri-infilata nel letto a divorare letteralmente i capitoli, uno dopo l'altro, e adesso sono arrivata al punto in cui parla della monaca di Monza. Sono due capitoli (tradotti in termini di tempo, più o meno un'oretta) che mi sto mangiando le unghie. Un giorno o l'altro potrei scrivere un post a proposito del libro, ma vedremo, vedremo.

Ora mi stacco dal computer e mi vado a ingozzare di cioccolata :D e domani... si riparte!

1 commento:

  1. Ma le vacanze servono appunto per "staccare" dal resto degli impegni!

    È una vita che durante i periodi di pausa mi isolo da qualsiasi cosa (studio, impegni che in realtà sono solo rotture di c..., ecc) e poi puntualmente, arrivato a circa metà febbraio me ne pento, dato che la fatica per riprendere in mano tutto quanto sarà immane.

    Eppure reitero questo comportamento ogni volta, perchè è una necessità oserei dire fisiologica: siamo esseri umani imperfetti, non delle macchine.


    Come spesso accade, è un piacere leggere i tuoi pensieri, sono una fonte di riflessione (forse fine a sè stessa..) che mi ricorda che non sono l'unico minchione (perdona il francesismo) che crede nella VITA e non finisce mai di meravigliarsi.
    By the way, anch'io mi ricordo che divorai il libro dei Promessi Sposi...ripensandoci forse sarebbe stato meglio leggerlo :D

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