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venerdì 25 novembre 2011

Sorry, ma devo lamentarmi un po' anch'io :3

Al mondo ci sono tante persone strane... Cioè, siamo un po' tutti strani, a dire il vero. Nel senso, non esiste un parametro o un concetto di normalità, alla fine, siamo tutti diversi e ciascuno ha la propria normalità, diversa da quella di chiunque altro. Ma non è di questo che voglio parlare.

Dicevo, che la gente sia strana è una cosa logica, ma alcuni individui riescono a raggiungere dei livelli parossistici di particolarità... Il mio modo di vederli è altrettanto parossisticamente particolare.
Esempio generico: ex compagna di classe che non sto a specificare. Come già esplicitato, verso questa peculiare categoria di persone provo la più totale indifferenza. Penso a questa persona senza inserirla in alcun contesto e non provo niente. Penso poi agli atteggiamenti che questa persona assume verso me e gli altri e provo odio. Emerge chiaramente dalle frasi precedenti che quello che mi fa arrabbiare non è la presenza di determinate persone, ma il loro stramaledetto comportamento! Peccato che gli atteggiamenti non si possano prendere a calci. Quindi i miei istinti omicidi li canalizzo poi sulla persona.
Certe scene, poi, sono davvero commoventi... esempio pratico: tu vedi il solito gruppo di ragazze della stessa classe, la mattina prima che inizi la scuola; ad un certo punto, se ne aggiunge un'altra, particolarmente sciantosa nei modi e nell'aspetto, arrivata un po' più tardi; noti che saluta tutte, ma dico proprio TUTTE le altre ragazze, con un sonoro 'ciao!' e un bacino sulla guancia... proprio tutte, tranne una, che è in quel momento in modalità invisibile. Ovviamente, non lo è sempre. Per esempio, il giorno prima, durante la verifica d'inglese, non lo era, in quanto prima della classe in quella materia. Era un elemento chiave e tutti la tenevano in considerazione, bombardandola di bigliettini in cui le si chiedevano le soluzioni. Lo sarà durante l'ora di disegno, perché fa delle proiezioni ortogonali affidabili e tutti passeranno a dare un'occhiata. Ma al di fuori di simili circostanze, sarà sempre invisibile, in particolare agli occhi della ragazzina fighettina di cui sopra.

A qualcuno sembra giusto? Se sì, fatemelo sapere. La ragione per cui non dico altro è che in passato ho visto di peggio, molto peggio. Gente che diceva ad altra gente cose del tipo "sei simpatica come un dito su per il...", solo per il gusto di sfogare il proprio istinto sclerotico, oppure gente che veniva snobbata da altra gente in quanto sfigata, oppure... basta, potrei scrivere un romanzo su queste cose.
Ma sapete che vi dico? Per me quelle non sono altro che cervelli di bambinette impiantati in corpi di adolescenti simil-adulte. E se nel mio conturbato animo d'artista suscitano qualcosa ora come ora, quel qualcosa non è altro che indifferenza. In passato soffrivo, ora, no grazie. Però, se il passato bussa alla porta e mi ricorda quanto tutto questo sia insensato e detestabile, ho bisogno di lamentarmi anch'io.

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