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domenica 13 novembre 2011

Memorie di un'altra domenica buttata al vento

No, davvero, fino adesso a parte stirare un po' e studiare inutilmente per l'esame di ECDL che devo dare domani non ho fatto nulla di utile. Dopo cena mi attiverò.

Sono riuscita a suonare la chitarra per la bellezza di 6 giorni su 7, la scorsa settimana. Ho ritrovato la motivazione e, con una gran dose di forza di volontà e un po' di aiuto da parte dei miei, ho intenzione di continuare così per tutto l'anno. Ieri l'altro, per la mia gioia, il prof mi ha detto che probabilmente porterò un pezzo a mia scelta ad un saggio, e stasera deciderò quale. Mi è dispiaciuto non suonare al saggio dello scorso giugno, ma del resto non studiavo mai. Potevo andarci solo come spettatrice. E ho continuato a non suonare finché non mi è stato detto fuori dai denti "o dentro fino in fondo, o fuori fino in fondo". E' tempo di essere drastici.
In questi giorni sto prendendo parecchie decisioni di grossa entità, e spero di non starlo facendo con troppa leggerezza. Stare nel limbo non è semplice, specialmente se la facoltà di prendere una posizione ed uscirne sta nelle tue mani. Gli altri ti fanno un sacco di pressione per decidere una cosa oppure un'altra. Andare avanti o fermarsi. Fare una cosa o non farla. Tra settecento metri, girare a destra o andare diritto. In quest'ultima situazione, il navigatore satellitare sarà di un'insistenza esemplare nell'intimarti di girare a destra.
Comunque, voglio continuare ad andare avanti con il conservatorio. Non devo rovinare di nuovo tutto con la mia pigrizia, questa volta mi impegnerò. Adesso che ci penso, è veramente una vita che non suono la chitarra in pubblico come solista. L'anno scorso con l'orchestra delle medie ho fatto delle piccole parti, ma non è la stessa cosa. Quindi, se ci do dentro, riuscirò a perseguire il mio obiettivo, e questa sarà la mia bibbia da musicista. Io, una musicista. Mi suona come una definizione molto altisonante.

Ho finalmente finito il disegno di cui avevo parlato in diversi post prima d'ora. Non è venuto male, direi. In realtà, non ricordo se l'ho scritto qui, ma era tutto finalizzato a fare un regalo decente al mio ragazzo per i nostri 8 mesi. La nostra sfortuna è che, in 8 mesiversari, non siamo riusciti ad uscire insieme nemmeno una volta il giorno stesso. Abbiamo sempre festeggiato o in anticipo o in ritardo - quando abbiamo festeggiato. Comunque, sono contenta di essere riuscita a finirlo tutto e che sia venuto più o meno come me l'ero immaginato.

E adesso, ora locale 18:12, stacco il computer e mi attacco alla chitarra. Prima faccio gli esercizi di meccanica, prima potrò studiare il pezzo per il saggio, e qualcosa mi dice che nei prossimi post non parlerò d'altro!

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